La Sagra della Porchetta e dei Fagioli con le Cotiche di Monte Santa Maria Tiberina, antichissimo borgo medioevale umbro ai confini con la Toscana, ginge quest’anno alla sua 26ª edizione.
L’evento nasce per celebrare un antica e stimata scuola di norcini che dal piccolo borgo esportava la propria bravura ed arte nella lavorazione del maiale in tutto il comprensorio; l’assalto alla porchetta del “monte” (così è chiamato il paese nella vallata), avveniva già molto prima dell’inizio della sagra e ci si raccomandava ad amici e conoscenti per prenotare e procurarsi in anticipo la porchetta, ma soprattutto le interiora ed “i zampi” cucinati con la colatura del grasso del maiale che lentamente arrostiva al forno.
Logicamente alla Sagra della Porchetta è stato facile abbinare i Fagioli con le Cotiche, in quanto rappresentano anch’essi il cibo di un’economia povera la cui riscoperta ha valorizzato e fatto apprezzare un piatto che era stato dimenticato; ancora oggi le cuoche della pro loco puliscono le “codenne” (così sono chiamate le cotiche) manualmente una ad una per poi cucinarle con un antica ricetta locale (di cui non è dato sapere tutti gli ingredienti) abbinati ai fagioli dall’occhio, che i contadini coltivavano in abbondanza nelle colline del paese.
Naturalmente collegati alla sagra non mancano certo altri piatti tipici della tradizione locale quali le casarecce alla montesca cucinate con i funghi che abbondano nel luogo; la ciaccia sul panaro (o torta al testo) abbinata ai prelibati salumi della zona; il tutto contornato da musica e folclore per trascorrere quattro giornate all’insegna del divertimento e del sano mangiare, nell’incontaminato scenario naturale di quello che fu un antico ed indipendente feudo imperiale governato dai marchesi Bourbon del Monte